Finalmente ecco arrivare in veste di headliner gli svedesi Pain of Salvation freschi autori di un album (e del dvd dello stesso) che ha diviso pubblico e
critica: BE. Arrivo al Rolling Stones con grande anticipo e noto che già molta gente è in attesa del gruppo. Gente che cresce sempre più e quando i Dark Sun
iniziano il loro set il locale è giò pieno per più della sua metà. Per l'appunto sono i tedeschi Dark Sun ad avere il compito di aprire le danze. La band si
presenta sul palco timidamente accolta però da un applauso del pubblico. La band a me sconosciuta (e anche a gran parte dei presenti perchè quando il
cantante chiede se qualcuno li conosceva nessuno ha risposto) propone un genere che è un mix di thrash, prog e parti più atmosferiche il tutto condito con
una buona voce pulita a cui alle volte subentra il growl. Il pubblico sembra gradire sempre più la prova del gruppo applaudendo sempre più alla fine di ongi
pezzo. La band sembra spiazzata da questa calorosa accoglienza e pian piano si scioglie dimostrando anche una buona tenuta di palco. Da segnalare il
simpatico batterista-cantante che non si risparmia ne nell'uno ne nell'altro ruolo fornendo un'ottima prova e per quanto sia possibile anche un buon frontman
dialogando spesso col pubblico. Dopo circa 40 minuti la band saluta ringraziando il pubblico.
Nel frattempo il locale si è riempito e i tecnici preparano il palco per gli headliner. Palco in verità vuoto, con solo la batteria sul lato sinistro, la
tastiera su quello destro e 3 microfoni davanti. Ecco che verso le 21.15 sulle note di Epilogue a band fà il suo ingresso sul palco attaccando subito con
Used da The Perfect Element - Part I. Il suono è un pò impastato ma pian piano vengono regolati meglio i volumi e si può gustare appieno la proposta della
band. Ero un pò scettico in verità, non credevo che un genere come il loro avrebbe reso in sede live ma invece mi sono sbagliato in quando la carica live del
gruppo è immensa e i pezzi ne traggono potenza senza comunque perdere quelle belle melodie che ne caratterizzano la proposta. Used se già era ottima su disco
dal vivo guadagna altri 1000 punti. Daniel Gildenlow si dimostra veramente ottimo come cantante e chitarrista. Anche il resto della band non è da meno, con
una menzione particolare al bassista Kristoferr Gildenlow. La set prosegue con Diffidentia tratta da BE e anche in questo caso la versione live è superba.
Piccola pausa e Daniel spiega che stasera eseguiranno pezzi da tutti i loro album in maniera cronologica (e poi ripete questo anche in svedese con Kristoferr
che mima per i sordomuti a dimstrazione del loro alto da burloni). Spiacevolmente nella parte relativa a Entropia troviamo solo People Passing By che con la
sua fusione di parti più funky a parti più metal si dimostra veramente trascinante in sede live. Da One Hour by the Concrete Lake vengono estrarre l'intro
Spirit of the Land con la successiva Inside. Poi a sorpresa ecco la violenta Inside Out per dimostrare come anche loro sappiano pestare duro quando serve.
Ashes rappresenta l'unico altro estratto da The Perfect Element ed è forse la canzone in cui il pubblico partecipa di più cantando a squarciagola il
ritornello. Daniel si dimostra veramente un ottimo frontman dialogando in maniera più o meno seria col pubblico e spiegando alle volte anche il contesto
delle varie canzoni. Dal punto di vista esecutivo la band è impeccabile, solo qualche piccola sbavatura. Si prosegue con la parentesi relativa a Remedy Lane
in cui trovano spazio Of two Beginnins, Ending Theme e la dolce Second Love. Chiude il set l'album BE rappresentato da Animae Partus I, la potente Deus Nova
e la più jazz Dea Pecuniae (con Daniel con lo smoking ad interpretare Mr Money). Al che la band lascia il palco per poi tornarci poco dopo e presentarci
Undertow. A sopresa poi vista la grande richiesta proveniente dalle prime fila ecco che la band aggiunge alla setlist anche ! (Foreword) dimostrando ancora
un volta il loro lato più metal. A chiudere veramente il concerto un altro estratto da BE: Martius/Nauticus II. La band saluta il pubblico e se ne và
lasciando un pubblico veramente soddisfatto.
Setlist:
Epilogue (intro)
Used
Diffidentia
People Passing By
Spirit of the Land
Inside
Inside Out
Ashes
Of Two Beginnings
Ending Theme
Second Love
Animae Partus I
Deus Nova
Dea Pecuniae
(Encore):
Undertow
! (foreword)
Martius/Nauticus II
Report a cura di Simone Bonetti
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.