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Europe + Stone Rider - 10/26/2012 - Vox Club - Nonantola (MO)

Arriva in Italia per ben quattro shows: (Firenze, Nonantola, Bassano del Grappa e Milano) il “Bag of Bones Tour 2012”.
Venerdì 26 ottobre per Joey Tempest & co. è il turno della tappa emiliana, una data accompagnata da una pioggia battente che si abbatte lungo l’intero tragitto che mi porta in quel di Nonantola, piccolo paesino in provincia di Modena.

Il Vox Club, è una discoteca di medie dimensioni che già in passato ha ospitato grandi eventi, fra cui gli stessi Europe nel tour del 2010.
Personalmente è stata la prima volta che mi recavo al Vox, e devo ammettere che l’impressione finale è tutto sommato positiva, lo staff è stato gentile ad iniziare dagli addetti alla sicurezza, l’area photo capiente e poco affollata, ideale per chi esegue photo report, e per ultimo, ma primo per importanza, il locale dispone di un impianto acustico di tutto rispetto (merce rara ultimamente nei vari club che ospitano eventi musicali).
L’unico punto debole, è la capienza che per certi eventi, può risultare insufficiente, specie a fronte di un biglietto pagato 35 euro, ma questa è un’altra “vecchia” storia.

Stone Rider
Con venti minuti di ritardo rispetto all’orario previsto, salgono sul palco gli Stone Rider. La band di supporto propone un classico Hard Rock ed esegue 6 brani per la durata di una quarantina di minuti circa, durante i quali il Vox Club inizia a riempirsi vistosamente. Intanto il pubblico presente sembra apprezzare la prestazione della band intonando i refrain delle canzoni in scaletta.

Europe
Sulla band svedese, icona rock degli anni’80, si è detto e scritto praticamente di tutto. Molti di noi hanno mosso i primi passi nel mondo dell’Heavy Metal grazie alla hit “The Final Countdown”, molti altri che non hanno vissuto quel periodo, si limitano a canticchiare quel motivetto, altri ancora non senza una certa dose di ironia, si domandano se questi vecchietti suonano ancora.
Ebbene si! Suonano ancora, e hanno regalato una serata fantastica, che rimarrà indelebile per i fortunati presenti al Vox, uno spettacolo di novanta minuti, senza particolari effetti speciali, poche parole, pochi fronzoli, ma solo tanta e buona musica!
Alle 21 in punto le luci in sala si spengono e la band fa il suo ingresso sul palco, accolta dall’ovazione del pubblico che ora riempie il locale in ogni ordine di posto. Pronti via, si parte con un trittico di brani tratti dall’ultimo album “Bag of Bones”, apre le danze “Riches to Rags”, seguita nell’ordine da “Not Supposed to Sing the Blues” e “Firebox” Il pubblico presente partecipa entusiasta, dimostrando di apprezzare il nuovo lavoro, tuttavia l’entusiasmo cresce decisamente sulle note di “Superstitious” che rappresenta il primo momento “amarcord” della serata.
A conti fatti su quindici brani proposti, ben sette sono tratti dal periodo anni ’80, mentre i restanti otto pezzi appartengono agli ultimi due album, in cui spadroneggia “Bag of Bones” con sei canzoni.
Tornando a “Superstitious” la versione proposta priva del coro iniziale, strizza l’occhio (forse troppo per i nostalgici) al blues, e questo non sarà un’episodio isolato nel corso della serata. Si prosegue senza sosta ed è il turno di un pezzo storico targato 1984, “Scream of Anger” dall’album Wings of Tomorrow.
Al termine del brano, si vive il momento più intenso della serata, quando Joey Tempest, microfono alla mano dedica l’emozionante “Carrie” al pubblico Emiliano, colpito dal terremoto di cinque mesi fa, con quello che ormai è diventato un motto: “Emilia, Tieni Botta” Gli applausi scroscianti non si fermano più e l’alchimia fra il pubblico e la band è totale. Alle prima note della ballad, si agitando in aria telefonini o altri giganteschi mezzi multimediali (e pensare che una volta si usavano gli accendini, come passa il tempo).
È il momento del primo pit stop della serata, in cui John Nourm esegue una cover dei Fleetwood Mac “The World Keep on Turning”.
Successivamente il resto della band lo raggiungerà sul palco per completare il set acustico blues con la nuovissima “Drink and a Smile” e la più datata “Dreamer”.

Si prosegue con la title track “Bag of Bones” seguita da una piacevole sorpresa, “Heart of Stone” e “The Beast”.
Siamo quasi in dirittura d’arrivo ed ecco il momento della gloriosa “Rock the Night” brano senza tempo dal sound energetico, seppur con l’aggiunta di un assolo blues. Sembra calare il sipario, ma tutti i presenti in sala sanno che manca ancora qualcosa ed infatti dopo pochi minuti la line-up al completo torna sul palco per l’Encore.
“Last Look at Eden” precede l’ultimo atto della serata, che tutti aspettavano: “The Final Countdown”, ora si che si può canticchiare a squarciagola quel “motivetto”. Può bastare così, Adesso la serata è davvero giunta al termine, si torna a casa e fortunatamente non piove più.

Setlist:
Riches to Rags
Not Supposed to Sing the Blues
Firebox
Superstitious
Scream of Anger
Carrie
Demon Head

Acoustic set
The World Keep on Turning (Fleetwood Mac cover John Nourm)
Drink and a Smile
Dreamer

Bag of Bones
Heart of Stone (First performance since 2007)
The Beast
Rock the Night

Encore:
Last Look at Eden
The Final Countdown

Report a cura di Fabio DeCarlo

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