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Hellish Rock Part II (Helloween + Gamma Ray) - 3/5/2013 - Alcatraz (MI) - Estragon (BO) - Milano - Bologna

Sbarca nuovamente in Italia l’Hellish Rock, Tour che per due serate consecutive, vede esibirsi sullo stesso palco Helloween e Gamma Ray.
Nella prima edizione datata novembre del 2007, l’Alcatraz di Milano era gremito in ogni ordine di posto, in questa edizione oltre al Club di via Valtellina, i due colossi teutonici si sono esibiti anche sul palco dell’Estragon di Bologna, per l’occasione noi di Holymetal, abbiamo seguito entrambi gli eventi.

Più di quaranta date in giro per l’Europa, due continenti toccati nell’arco di quattro mesi, cinque concerti in programma a giugno nel paese del sol levante, impianti di illuminazione di altissimo livello, mega tour-bus sul quale spicca in bella mostra la locandina promozionale del tour.
Questi sono in sintesi i numeri del Hellish Rock tour, partito da Barcellona il ventotto febbraio e che si concluderà a Seoul il dodici giugno prossimo, con l’appendice estiva dell’Hellfest e del Baltic Open Air.
Vedere Kai Hansen calcare lo stesso palco della sua ex band non può che suscitare una grande emozione per chi come me, ha avuto modo di vedere gli Helloween in formazione storica sul finire degli anni ’80, questa stessa mia emozione era palpabile nell’aria, sin dal prologo delle due date italiche.
Si poteva respirare un clima fantastico, inebriante, che ha toccato il suo apice nel momento del gran finale in cui le note di "I want out" hanno scatenato l’apoteosi fra i presenti, l’epilogo perfetto per due serate magiche, in cui non ci sono state sostanziali differenze.
Il palco più piccolo dell’Estragon non permette agli Helloween di riproporre la mastodontica scenografia del giorno precedente, in cui capeggiava dapprima un enorme bandierone con la zucca in versione Jolly Roger, successivamente è stato calato un telone stile rete mimetica a coprire l’intero palcoscenico, che dava l’idea di un ambiente post apocalittico, richiamando ovviamente l’artwork dell’ultimo album Straight Out of Hell.
Per quanto riguarda suoni e luci, si può affermare che in entrambi i locali si è potuto assistere a due show di grande spessore.

GAMMA RAY

Il momento tanto atteso è finalmente giunto, il palco sia a Milano che a Bologna è sobrio senza alcuna scenografia particolare, con solo il mega striscione col logo della band in bella mostra alla spalle della batteria.
La scaletta che i nostri ci propongono è identica in entrambe le serate, ed è costituita da molti classici della band: si parte con la splendida “Anywhere in the Galaxy” che ha il compito di aprire lo spettacolo, per arrivare alla storica “Gamma Ray”, passando per “Men, Martians and Machines”, e successivamente “The Spirit”.
Certo, mancano all’appello brani storici come Land Of The Free, Somewhere Out In Space, Rebellion In Dreamland, avrebbero anche potuto proporre la splendida The Silence, considerando le due date consecutive avrebbero potuto optare per qualche variazione alla scaletta, tuttavia la performance della band è stata esemplare.
Non poteva mancare una classica targata Helloween; nel tour del 2007 toccò a Ride The Sky, in questa occasione Kai Hansen decide di sfoderare la Keeperiana “Future World”, e quando inizia il riff di “In the Hall of the Mountain King”, il pubblico in sala ha già capito tutto, raggiungendo il momento di massima esaltazione dell’intero concerto.
Con “To the Metal” ci si avvia verso la fine dello show, non prima però di ascoltare un ultimo pezzo, “Send Me A Sign”, e il segnale che il pubblico presente in sala manda a Sua Maestà Kai Hansen, è chiaro: se fosse per la gente i Gamma Ray potrebbero restare sul palco altre due ore!
Grandiosi come sempre!!!

Set List Gamma Ray
1. Welcome
2. Anywhere in the Galaxy
3. Men, Martians and Machines
4. The Spirit
5. Gamma Ray
6. Master of Confusion
7. Empire of the Undead
8. Empathy
9. Rise
10. Future World (Helloween cover)
11. To the Metal
Encore:
12. Send Me a Sign

HELLOWEEN
Quando partono le note di un classico degli Ac/Dc, “For Those About To Rock” il pubblico capisce che l’attesa è quasi terminata, ed infatti si spengono le luci, e subito dopo le note della intro “Wanna Be God”, lo show ha inizio con la sontuosa “Nabataea”, direttamente dall’ultimo lavoro delle zucche di Amburgo.
Mi chiedo solo per quale motivo non sia stata utilizzata “London bridge is falling down”, meglio conosciuta come “Walls of Jericho”, la madre di tutte le intro, sulla quale cantare “Happy Happy Helloween”, ovviamente la scelta di Wanna Be God e da attribuire a motivi di merchandising, ma sacrificare uno dei momenti più trionfali di un concerto degli Helloween, non mi è sembrata la soluzione migliore.
Con la sontuosa “Eagle Fly Free”, il pubblico è letteralmente in delirio, anche se il Buon Deris ci mette tutto impegno possibile, in una serata come questa è impossibile non pensare a colui che rese magiche queste note.
Si prosegue con l’ultima nata, “Straight Out of Hell” e qui gli equilibri vengono rispettati, equilibri destinati a crollare come le mura di Jericho alla successiva “Where the Sinners Go”, canzone tratta dal precedente 7 Sinners, dal quale però avrei preferito ascoltare “World of Fantasy”
Scaletta che si concentra prevalentemente sugli ultimi lavori, ed ecco servita “Waiting for the Thunder” pezzo di sicuro spessore che piace, come piace tutto il nuovo album, dal quale nel corso della serata verrà estratta anche “Live Now!”
Ed ecco la prima sorpresa della serata, e che sorpresa! “Steel Tormentor” direttamente da The Time of the Oath, che raramente è stata proposta in sede live. Entusiasmo alle stelle per i presenti all’Alcatraz, che purtroppo non potrà essere condiviso nella serata successiva di Bologna, in quanto a questo punto della scaletta la scelta è ricaduta sulla nuova “Burning Sun”.
Dopo sei brani è arrivato il momento della prima “pausa sigaretta” per Weikath, quale occasione migliore se non il Drum Solo di Daniel Loeble, che in questo tour è seduto dietro una mastodontica batteria con ben quattro casse!
Si riparte con la sontuosa “I’m Alive” che non ha bisogno di presentazione alcuna, questo è il secondo momento “storico” della serata Milanese, ed è anche il secondo cambiamento di scaletta nella serata successiva all’Estragon, in cui Weikath & soci hanno eseguito “Who Is Mr. Madman?” buon brano senza dubbio, ma che non può in nessun modo reggere il confronto con la prima scelta “Keepriana”
A questo punto verrebbe quasi da dire che fra scenografie proposte e setlist, sia andata meglio a chi aveva il ticket per il club di via Valtellina, ma ecco che arriva l’imprevisto. La scelta della ballad ricade su “Hold Me in Your Arms” , anche in questo caso, come per la intro, si tratta di una scelta discutibile, in quando viene sacrificata la magica “A Tale That Wasn’t Right” a favore del brano tratto dall’ultimo lavoro.
Oltre il danno la beffa, Andi Daris, stecca clamorosamente per un evidente caldo della voce, il pubblico si rende subito conto delle difficoltà del cantante, e lo incoraggia con un applauso scrosciante, Gerstner e Weikath, cantano al suo posto, Großkopf sembra chiedergli come va, in vista anche del proseguimento del concerto, e Daris con molta fatica riprende il suo posto dietro il microfono, portando a termine la canzone e successivamente scusandosi col pubblico presente, che di tutta risposta lo incoraggia gridando il ripetutamente suo nome. Chi invece era presente alla serata di Bologna, ha potuto ascoltare la ballad eseguita magistralmente!
Metal Will Never Die! e si riparte con “Falling Higher” un classico tratto dal glorioso Better than Raw, che dal vivo ha una resa unica, la successiva “Hell Was Made in Heaven” è come una bomba inesplosa, che rimane tale anche durante la successiva “Power”, questa invece si che risulta essere un’arma bellica dal potere distruttivo!
Sembra impossibile, ma il meglio deve ancora venire, “Are You Metal?” e “Dr. Stein” messe li insieme rappresentano la perfetta unione fra presente e passato. Adesso il pubblico è in estasi, la band saluta e va via, ma nessuno ci crede, ed infatti passano pochi minuti ed ecco che i nostri salgono nuovamente sul palco per il Medley finale composto da: “Halloween / How Many Tears / Heavy Metal (Is the Law)” col valore aggiunto di Sua Maestà Kai Hansen, pronto a condividere il momento magico con Weikath e i suoi ex compagni, quando entrano in scena anche Henjo Richter e Dirk Schlächter, improvvisamente il palco sembra così piccolo e affollato.
Emozione indescrivibile vedere Helloween e Gamma Ray insieme, eseguire la splendida “I Want Out”, con un Kai Hansen alla voce degno erede del suo amico rimasto a casa ad Amburgo, nel rivedere Kai, Großkopf e Michael, eseguire i “balletti” coi loro strumenti, sembra quasi di rivivere quel periodo magico.
L’emozione è stata immensa, e quando a l’emozione si aggiunge la nostalgia, è inevitabile commuoversi.

Set List Helloween
1. Wanna Be God
2. Nabataea
3. Eagle Fly Free
4. Straight Out of Hell
5. Where the Sinners Go
6. Waiting for the Thunder
7. Steel Tormentor (Burning Sun - Bologna)
8. Drum Solo
9. I’m Alive (Who Is Mr. Madman? - Bologna)
10. Live Now!
11. Hold Me in Your Arms
12. Falling Higher
13. Hell Was Made in Heaven
14. Power
Encore:
15. Are You Metal?
16. Dr. Stein
Encore 2:
17. Halloween / How Many Tears / Heavy Metal (Is the Law) (with Kai Hansen)
18. I Want Out (with Gamma Ray)
19. A Tale That Wasn’t Right (Outro)

Report a cura di Fabio DeCarlo

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