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Hardcore Superstar + Dirty Dogz - 4/28/2005 - Transilvania Live - Milano

Serata all'insegna del Glam con gli Hardcore Superstar. Già a giudicare dalla gente che attende all'ingresso del locale si capisce che gli svedesi riscuotono numerosi consensi anche così lontano da casa. Altra cosa che noto è la mancanza delle solite facce che si incontrano ai concerti, segno che il genere ha un seguito tutto suo.
Spetta ad una band italianissima, i Dirty Dogz, aprire la serata offrendo una prova a malapena sufficiente, priva di mordente e a tratti veramente noiosa. Per contro va detto che la band ce l'ha messa proprio tutta ma la proposta per nulla personale e forse anche dei suoni non propriamente eccelsi sono andati ad influire negativamente sul giudizio filale. Sta di fatto durante la loro performance un gran numero di persone resta fuori dal locale approfittandone per fumarsi una sigaretta.
Dopo un rapido cambio palco ecco ora il turno degli headliner, e come per magia il locale si riempie, non del tutto, ma può contare veramente parecchia gente, sicuramente molta di più di quanta me ne aspettassi.
Si nota subito una particolarità la batteria di Magnus Andreasson è sistemata lateralmente, originalità del drummer o problemi di spazio?
L'ottima l'esecuzione di "You Will Never Ever" e della successiva "Here we Come" scaldano subito il pubblico, qualche audace accenna un timido tentativo di body surf.
Mentre il vocalist Jocke continua ad incitare il pubblico a cantare, urlando in italiano "...non sento!", frase che utilizzerà per tutta la serata.
L'energia che la band riesce a sprigionare sul palco è veramente incredibile, si capisce di trovarsi davanti a dei professionisti, che tra una canzone e l'altra mettono in piedi anche qualche siparietto, interagendo coi fans ed offrendo loro da bere. Negli anni '70 si diceva , sesso, droga e rock'n roll. Credo che sostituendo droga con alcool, si possa descrivere appieno il tema della serata.
Tra le canzoni da segnalare vanno anche l'ottima "Shame" e "Last Forever", anche se il concerto, visto nel suo insieme è stato veramente ottimo regalando ai presenti un'ora e mezza di vero rock'n roll.
Il four piece svedese si congeda dopo un encore di tre canzoni che vede il suo apice con "Can't Change" e manda tutti a casa dopo averci regalato questa bella serata.

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Report a cura di Paolo Manzi

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