Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Live report » titolo dell'intervista
Torna indietro

Cryptopsy + Cattle Decapitation + Decrepith Birth + guests - 4/20/2013 - Rock’n’Roll Arena - Romagnano Sesia (No)

Sabato sera all’insegna della brutalità in quel del Rock’N’Roll Arena di Romagnano Sesia (Novara), che vede protagonisti Cryptopsy, Cattle Decapitation e Decrepith Birth più altri nostri rappresentanti del metal tricolore.
Tutto è andato bene, a parte la mancata esibizione dei The last shot of war non so per quale motivo, visto che era presente il merchandising al banchetto, per il resto non ero mai stato a questo locale che si è dimostrato bello e con un’acustica veramente ottima, considerando che anche le band non erano delle più facili per fare i suoni, visto il genere suonato, ma passiamo al resoconto della serata...

Humangled: Tocca ad aprire ai pisani Humangled, autori di un death metal bello robusto che non viaggia mai su tempi troppo sostenuti, a parte qualche stacco veloce qua e là. Devo dire di non essere rimasto troppo impressionato dalla prova dei nostri, anche per un’estrema staticità sul palco, ma soprattutto per la proposta musicale che ho trovato leggermente pesantoccia già dopo qualche canzone, un concerto quindi che non mi ha fatto impazzire.

Synodik: Cambio di palco ed è il turno dei genovesi Synodik, autori di un death metal potente e piuttosto vario, dove non mancano anche stacchi acustici e qualche effetto futurista, il tutto amalgamato molto bene.
La prova dei nostri è stata convincente sotto tutti i punti di vista, devo dire che sono stati una piacevole sorpresa visto che conoscevo la band solo di nome.

Eyeconoclast: E’ la volta degli Eyeconoclast da Roma, che a differenza delle prime due band fanno parte del tour per alcune date. Da poco sul mercato il nuovo disco “Drones of the awakening” i nostri sono autori di uno show al fulmicotone, ascoltandoli non possono che tornare alla mente i migliori The Crown, che vengono anche omaggiati con la cover di “Executioner”, tanto per capire che non è solo un’impressione l’influenza della band svedese.
Un concerto quindi veramente buono per una band meritevole, che a valutare dagli applausi è stata molto apprezzata anche da tutti i presenti.

Decrepith Birth: La prima cosa che ho detto appena visto il bill di questo tour è stata: finalmente! Infatti è la prima calata italica per questa grandissima band statunitense che devo dire è stata la mia chiave di partecipazione a questa serata, non avendo mai avuto modo di vedere i nostri in azione nemmeno in altri stati.
Per chi non li conoscesse i Decrepith Birth sono autori di un death metal, che potrebbe essere visto come se i mai abbastanza compianti Death del grande Chuck avessero suonato brutal, almeno dal secondo loro disco, quel “Diminishing between worlds” che quando uscì fece gridare al miracolo molti della scena.
Il concerto è stato notevole, così come la precisione nell’esecuzione dei complessi brani da parte della band, la scaletta ha preso in esame canzone da tutti e tre i dischi, ovvero dal più brutale debut “... and time begins” fino al già menzionato “Diminishing between worlds” e l’ultimo “Polarity”, per poi chiudere in bellezza con una grande cover di “Crystal mountain” dei Death. Meritati tutti gli applausi e attestati di stima dai presenti alla fine del concerto.

Cattle Decapitation: Attesissimi dal pubblico del Rock’N’Roll si presentano sul palco i Cattle Decapitation, band che a dirla tutta al sottoscritto non fa impazzire, però c’è da dire che i nostri sono stati autori di uno show che ha lasciato senza respiro, con il loro folle death grind, dove di certo non manca la tecnica, sparato a mille sui presenti e guidati da un Travis Ryan in grande spolvero, anche in alcuni ritornelli con voce da pazzoide.
La scaletta ha preso in esame un po’ tutta la discografia dei nostri con particolare attenzione per l’ultimo nato “Monolith of inhumanity”, tutte le canzoni comunque sono state suonate ottimamente e alla fine il pubblico è risultato entusiasta, forse la performance che ha raccolto più successo della serata da parte del pubblico, io personalmente mi sono divertito molto ma ho preferito altri, de gustibus ...

Cryptopsy: Siamo alla fine, è il turno degli headliner canadesi Cryptopsy, band che davamo per persa dopo il pessimo “The unspoken king”, dove c’era stato un tentativo di “modernizzare” (in senso negativo) il sound, ma che per fortuna le aspre critiche ricevute hanno riportato i nostri sulla retta via (poi magari anche “per comodità”, ma quello poco importa quando la proposta è di qualità) con l’ultimo album auto-titolato, praticamente una dichiarazione di intenti visto quello che rappresenta il nome Cryptopsy per gli appassionati del genere.
Il concerto è stato il solito massacro iper-tecnico con come sempre un mostro tentacolare dietro le pelli che risponde al nome di Flou Mounier, ottima anche la prova di tutti gli altri, peccato solo per la mancanza di una seconda chitarra che avrebbe reso ancora più massiccia la resa dei brani, ma anche con una sola il massacro è stato assicurato.
La scaletta ha variato un po’ su tutti i fronti, dall’ultimo nato fino al ripescaggio di qualcosa dal vecchio debut “Blasphemy made flesh”, senza dimenticare i vari “None so vile”, “Whisper supremacy” o “And then you’ll bag”, che forse a livello di copertina è quello che rappresenta meglio la proposta dei canadesi, ovvero un treno che ti travolge a tutta velocità. Per chiudere insomma un bel concerto, come era giusto attendersi.

Si chiude così questa bella serata all’insegna dei suoni pesanti, alla prossima!

Report a cura di Max Garlaschelli

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com