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Agalloch + Fen - 5/17/2013 - Rock’n’Roll Arena - Romagnano Sesia (NO)

Serata di gala in quel di Romagnano Sesia per il ritorno in Italia degli statunitensi Agalloch, band che negli anni ha raccolto ampi consensi da parte di addetti ai lavori e pubblico (logicamente ragionando in cifre “da metal estremo”), aggiungo io meritatamente a differenza di altri, accompagnati in questo tour dagli inglesi Fen, band che ha pubblicato 3 album per la nostra Code666 e che è perfetta da mettere di spalla agli Agalloch, visto alcuni punti in comune nel sound delle 2 band. Per il resto mi aspettavo magari qualche persona in più, ma ci può stare calcolando che le date in Italia erano 2 e che anche gli Agalloch cominciando a venire una volta all’anno in Italia iniziano un po’ a perdere “l’effetto sorpresa”, però mi spiace per gli assenti, ma la serata è stata veramente notevole!

Seguendoli dal loro debut ero molto curioso di vedere in azione i Fen, band che per la prima volta si imbarca in un vero e proprio tour europeo e viene a suonare in Italia.
I nostri sono stati perfetti ad aprire per gli Agalloch, il loro sound malinconico e sognante ha molti punti di contatto con quello degli statunitensi, quindi anche per chi non li conosceva si trovava di fronte ad una band che difficilmente non avrebbe convinto, vista la serata, a meno di una prestazione no. Ma questa per fortuna non è avvenuta, anzi, i nostri si sono resi autori di un concerto veramente bello e convincente nei 45 minuti a loro disposizione. “Hands of dust”, “Consequence” o “Ghost of the flood” anche dal vivo non perdono il loro fascino, anzi, guadagnano anche in potenza nelle parti più tirate, quindi direi che i Fen hanno superato a pieni voti la prova dal vivo per quel che mi riguarda.

Cambio di palco ed è la volta degli Agalloch, che anticipo subito si sono resi autori di un grandissimo concerto, grazie ad una resa delle canzoni che di anno in anno migliora sempre di più e grazie anche all’ottimo suono di cui hanno disposto i nostri e noi, per fortuna!
Non mi soffermo a commentare la prova della band canzone per canzone, mi sembra una cosa inutile, il concerto nel suo insieme è stato di un’intensità rara, 2 ore di musica che è riuscita a catturare e quasi ipnotizzare i presenti con le sue splendide melodie spezzate ogni tanto da una scarica di aggressività o dalle splendide parti acustiche. Poche band riescono a mischiare così bene tutti questi elementi riuscendo a creare un sound “vivo” e di tale livello di emozionalità e soprattutto a riproporlo dal vivo senza perdere qualcosa, bene, gli Agalloch sono di sicuro tra questi!
Come dicevo la prova dei nostri è stata ineccepibile e senza nessuna sbavatura, anzi, mi ha colpito molto vedere come i nostri hanno tenuto il palco 2 ore senza aver mai avuto un calo di tensione o qualche “distrazione”, considerando anche che stiamo parlando di un tour di 29 date senza soste e che questa, era la terzultima data, quindi ci sarebbe anche stato che la band fosse un pochino stanca, invece per nostra fortuna niente di tutto questo!
Giusto per citare qualche canzone mi piace sottolineare l’intera riproposizione dell’ep “Faustian echoes”, ovvero una canzone di 23 minuti, o la splendida esecuzione delle varie “Ghosts of the Midwinter Fires”, “The Melancholy Spirit” , “In the Shadow of Our Pale Companion” e, presenza fissa in uno show degli Agalloch, la cover dei Sol Invictus “Kneel to the Cross”.
Per riassumere il tutto un concerto splendido come capita poche volte di assistere, gli Agalloch si confermano una delle migliori band degli ultimi anni, stop!

Report a cura di Max

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