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Epica + DragonForce + Dagoba - 11/24/2014 - Alcatraz - Milano

Chi lo avrebbe mai detto, Epica e il DragonForce, sold out all’Alcatraz!
Va detto che il soldout riguarda il palco B, quello "piccolo", dell'Alcatraz, per capirci quello che un tempo sarebbe stato riservato ai concerti destinati al Rolling Stone ma comunque è dimostrazione che l'interesse per il gruppo olandese è sempre in crescita.

Fa comunque riflettere il fatto che una data come quella di questa sera abbia registrato un'affluenza di pubblico così massiccia, la domanda che ci si pone è se ci sarebbe stata la stessa risposta di pubblico se il concetto fosse stato disputato all’ormai onnipresente Live Club. 

Personalmente ne dubito, ma tant’è, poi ovviamente c'è l'altra faccia della medaglia, della quale però parleremo in seguito. 


Ma veniamo alla serata musicale,  la prima band a salire sul palco sono i Dagoba, provenienti da Marsiglia, propongono un mix di Groove metal, Industrial metal, Metalcore e per non farsi mancare nulla anche Death metal.

Un minestrone che, a parte risultare palesemente fuori luogo nel contesto della serata, non ha suscitato particolare interesse ai più.
Da rivedere. 

 

Setlist Dagoba

 

I, Reptile

The Man You’re Not

Black Smokers (752° Farenheit)

When Winter…

The White Guy (and the Black Ceremony)

 

DragonForce
La prova dei britannici DragonForce al contrario è stata superlativa!
Per Herman Li e soci non è la prima volta all’Alcatraz, anzi, proprio sullo stesso “piccolo” palco, la band si era già esibita come headliner qualche anno fa, questa volta mancano i trampolini coi quali i nostri, si esibivano anche in varie acrobazie, ma l’entusiasmo e l’energia che il combo londinese riesce a trasmettere è sempre notevole!

Ottima la prova del nuovo cantante, Marc Hudson, che non avevo mai visto all'opera fino ad oggi e devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito dalla sua performance!
La scaletta corre veloce come non può essere altrimenti considerando la fama della band “più veloce del pianeta” con pezzi sparati a 1000 km all’ora, coinvolgenti dal primo all’ultimo, facendo si che l’ora dedicata alla band londinese volasse via senza che ce ne rendessimo conto!
Ero anche curioso di vedere la prova di Gee Anzalone il nuovo, batterista originario di Torino, il quale ha ben figurato “giocando in casa” concedendosi anche un bel discorso al pubblico riguardo la passione per la musica, l’inseguire i propri sogni, il continuare a suonare con passione, che prima o poi l'opportunità arriva ecc ecc ecc... belle parole ma a mio avviso avrebbe dovuto aggiungere: “ragazzi se volete fare Heavy Metal andate all'estero" vah bene, l'intenzione comunque lodevole.

 


Setlist DragonForce

Fury of the Storm 

Three Hammers 

The Game 

Seasons 

Cry Thunder 

Symphony of the Night 

Valley of the Damned 

Through the Fire and Flames 

 

Epica

Il locale è ormai stipato all'inverosimile, appena il tempo di riprende fiato dopo lo show dai DragonForce, che viene svelata la scenografia degli Epica.

Dopo il soundcheck calano le luci: la band sale sul palco uno per volta, un'ovazione accoglie Simone Simons.

Voce perfetta, (anche se ho avuto la sensazione che rispetto i primi anni fosse leggermente calata, da dire però che anche i fonici ci hanno messo del loro)

La presenza scenica è pressoché perfetta (e non potrebbe essere altrimenti vista l’avvenenza della cantante), interazione perfetta con i musicisti.

Un Mark Jansen sempre aggressivo e sempre in forma sui pezzi growl, che grazie agli alti volumi raggiungono sempre le note di cattiveria desiderate.
La setlist è lunga, leggermente diversa da quelle proposte nel resto del tour europeo, rispetto la data fiorentina gli Olandesi propongono in scaletta la bellissima “Design Your Universe” e “Fools Of Damnation”  

Ad aprire le show è la doppietta “The Second Stone” “The Essence Of Silence”, entrambi estratti dal nuovo album, “The Quantum Enigma”, la band appare in forma ed i sei membri sono in perfetta sintonia tra loro, con  le prime cinque canzoni, eseguite tutte d’un fiato non lasciano scampano, il pubblico partecipa calorosamente dimostrando di conoscere ogni singolo pezzo della band olandese.
Un breve assolo di batteria di Arien Van Weesenbeek introduce “Sancta Terra” 

“Design Your Universe” pone fine al primo atto della loro esibizione, e come in un opera che si rispetti, un lungo intermezzo musicale fa da preludio al loro rientro in scena per il bis finale, che per la band, sembra quasi un compitino da svolgere senza troppo entusiasmo.

Chiude lo show la sempre gradita “Consign to Oblivion”, di cui tanti fan già sentivano la mancanze, ma che non poteva certo mancare per concludere degnamente la serata all'insegna di tanta ottima musica.
Probabilmente, molta gente era venuta per i DragonForce, ma alla fine non si può negare che in quanto a presenza scenica gli Epica non sono stati da meno alla band inglese, regalando una grande perfomance ai fans che questa sera hanno riempito l'Alcatraz.

 

 

Setlist Epica

 

The Second Stone 

The Essence of Silence 

Unleashed 

Storm the Sorrow 

Fools of Damnation 

Victims of Contingency 

The Obsessive Devotion 

Cry for the Moon 

Sancta Terra 

Natural Corruption 

Design Your Universe

 

Encore:

The Fifth Guardian (live version) 

Chemical Insomnia 

Unchain Utopia 

Consign to Oblivion

 

[Mode polemica ON] 

Ritengo che ci vorrebbe più rispetto da parte degli addetti alla sicurezza, non tanto per chi deve fare le fotografie, che di per se è già fortunato, nel poter svolgere questo "hobby", anche se in uno spazio ristretto (ed ecco l'altra faccia della medaglia) come è il pit del palco B dell’Alcatraz.
Se ci si ritrova in 8 fotografi con relative attrezzature, e il buon “buttafuori” si piazza nel bel mezzo della visuale, difficilmente si otterranno dei buoni scatti, e soprattutto il pubblico in prima fila, che ha pagato (e caro) il biglietto d'ingresso, è costretto a vedere il bel faccione dell'omino simpatico, piuttosto che la bella Siomone.
L’apice dell’ilarità si tocca alla frase: "devo fare sicurezza”. Verrebbe da rispondere che non siamo ad un concerto degli Slayer al Madison Square Garden, ma va bene così, il nostro eroe, evidentemente convinto di essere Dorian Yates e di dover tenere a bada un’orda di ragazzine e ragazzini del Fan Club degli Epica posti in prima fila. 

Non ho mai capito e mai capirò questi eccessi di protagonismo.
[Mode polemica OFF]

 

Foto DragonForce

 

Foto Epica

 

 


Report a cura di Fabio De Carlo

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