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Black Winter Festival - 12/6/2014 - Circolo Colony - Brescia

“BLACK METAL … lay down your soul to the gods rock `n’ roll … black metal”… così cantavano i Venom e potrebbe essere un po’ il riassunto della serata al Circolo Colony di Brescia, che ha visto sul suo palco esibirsi dalla Finlandia Satanic Warmaster, dalla Germania i Darkened Nocturn Slaughtercult, più alcuni rappresentanti dei nostri colori tra cui gli storici Necrodeath e gli Handful of Hate.
L’evento organizzato da Nihil Prod. È riuscito sotto tutti i punti di vista, dalla qualità della musica alle presenza, che mi sono sembrate più che buone, ma passiamo al resoconto di questa serata dai colori oscuri...

SOULPHUREUS: Il compito di aprire le danze tocca ai lombardi Soulphureus, autori di un death metal con qualche parte più classicamente black. La prova del quartetto non mi ha entusiasmato, le canzoni proposte non hanno raccolto il mio interesse anche se i ragazzi sul palco comunque si sono sbattutti e i non troppo presenti sotto il palco sembrano aver apprezzato.

STIGMHATE: Breve cambio di palco ed è la volta dei, se non sbaglio, veneti Stigmahte, autori del recente "Zodacare Od Zodamera" che sta raccogliondo belle parole un po’ ovunque. La prova dei nostri, che ha visto alla seconda chitarra Nicola degli Handful of Hate, è stata valida, black metal di classico stampo svedese con chitarre come rasoiate suonato e reso veramente bene. Non avevo mai avuto modo di vedere gli Stigmhate dal vivo ma devo dire sono stati una piacevole conferma di quello ascoltato su disco.

SOURGE ASSAULT: Altro breve cambio di palco ed è la volta degli emiliani Sourge Assault, autori di un thrash black molto "N’roll". La prova della band è stata interessante e divertente per i primi minuti, dopo è venuta subito a galla una certa ripetitività e leggera noia, sicuramente i ragazzi devono ancora crescere molto anche se alcune parti interessanti non sono mancate. Almeno questo il mio punto di vista, sotto il palco buona parte del pubblico non la pensava come me visti gli apprezamenti ai ragazzi.

THE TRUE ENDLESS: E’ il turno dei The True Endless, terzetto novarese oramai attivo da molti anni e autore di un black metal classico anni 90 che più classico non si può, il che non è di certo un male, anzi. Unica cosa i notri almeno a me non sono mai riusciti a convincere pienamente, sia su disco e sia le altre volte che ho avuto modo di vederli dal vivo, questa però è stata la volta che forse mi sono piaciuti maggiormente. In definitiva un bel concerto di buon black metal tradizionale.

HANDFUL OF HATE: Non penso di dire una boiata se dico che i toscani Handful of Hate sono oramai da anni una delle punte di diamante della nostra scena estrema, basti guardare l’ottima qualità dei loro dischi e anche il riconoscimento che hanno giustamente oltre confine.
Il concerto della serata è stato una vera e propria mazzata con Nicola come mattatore principale, solo un paio di estratti da dischi più vecchi e quasi tutta la scaletta incentrata sull’ottimo "To perdition" uscito quest’anno, peccato solo per la scelta di non inserire in scaletta una canzone dal primo mitico "Qliphothic Supremacy a cui sono sempre affezionato, ma alla fine pazienza, concerto ottimo.

NECRODEATH: Da una della punte di diamante si passa a una formazione leggendaria della scena Italiana e non solo, sto parlando dei Necrodeath guidati come sempre dal buon Peso, che non penso abbiano bisogno di presentazioni. Ad essere sincero sono ormai anni che i loro lavori in studio non mi esaltano, però dal vivo se in serata i nostri sono ancora in grado di show dove il buon thrash si scrive ancora con la T maiuscola. Quello della serata anche se abbastanza breve è stato sicuramente tra questi ultimi, è sempre un piacere ascoltare le varie "The Flag of the Inverted Cross ", "At the Roots of Evil" o " Church’s Black Book " rese in qeusto modo. Bel concerto che così a sentire ha soddisfatto anche tutti i presenti.

DARKENED NOCTURN SLAUGHTERCULT: Dopo un cambio di palco leggermente più lungo rispetto ai concerti prima, è il momento dei tedeschi (dal nome lunghissimo) guidati dalla demoniaca Onielar, chiedere conferma sul "demoniaca" a quelli della prima fila a cui è arrivato in testa un po’ di pseudo (spero...) sangue lanciato dalla bocca o dal bicchiere della signora in questione.
A dirvela tutta non sono mai stato un fan della band, quello che ho ascoltato di loro su disco non mi ha mai preso troppo ecc..., quindi ero curioso fino a un certo punto di vederli dal vivo, ma vista l’occasione perchè no.
Anche su un palco comunque confermo quello che scrivo sopra, forse anche a causa di suoni che hanno messo un pò le chitarre in secondo piano, mi è sembrato di sentire un’ora di black metal sparato molto spesso a mille ma niente di più, anche a livello di coinvolgimento. Dopo logicamente questo è un parere personale, visto che i molti sotto al palco sono sembrati soddisfatti della prova del quartetto tedesco, boh, semplicemente sarà che a me non fanno proprio impazzire.

SATANIC WARMASTER: E siamo alla fine, ovvero al concerto dei finnici Satanic Warmaster guidati dal buon Werewolf e autori recentemente di un bel ritorno con il nuovo "Fimbulwinter".
Non avevo mai avuto modo di vedere i finnici in azione ma devo dire che mi sono veramente piaciuti, Werewolf non è il classico musone true ecc... ma sembra anche divertirsi sul palco, così come incitare e fare "cantare" il pubblico, insomma un ottimo frontman sotto tutti i punti di vista. Idem per gli altri musicisti che hanno fatto il loro sporco lavoro in maniere egregia riuscendo a fare rendere, insieme al sopracitato Werewolf, alla grande tutto il concerto che devo dire è stato veramente coinvolgente, cosa non sempre ovvia quando si parla di questo settore del metal estremo Non sono mancate le classiche "Ragin winter", "Eaten by Rats ", "Vampiric tyrant", "Satan’s werewolf" o la nuova "Fimbulwinter’s spell", come detto sopra tutte rese alla grande grazie anche a dei suoni all’altezza della situazione.
Ottimo concerto per i finnici quindi che non potevano chiudere in maniera migliore questa giornate di metallo nero. Alla prossima!

Report a cura di Max Garlaschelli

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