Partiamo da una delle cose più incredibili di questa giornata: la parola SOLD OUT associata a un festival metal su suolo nazionale, cosa più unica che rara! Non si può, quindi, che fare i più vivi complimenti ai nostri colleghi di Metalitalia per essere riusciti negli anni a fare crescere il loro festival fino a questo grande e meritatissimo risultato, come sempre nella cornice dell’ottimo Live Club di Trezzo.
La giornata ha visto protagonisti assoluti 2 mostri sacri del thrash mondiale, ovvero Testament e Excodus che hanno condiviso il palco con Fleshgod Apocalypse, Onslaught, Dark Lunacy, Sinister, Ultra Violence e Ulvedharr. Da segnalare suoni quasi sempre all’altezza della situazione e, come si diceva sopra, una cornice di pubblico veramente massiccia a sorpresa anche per i gruppi d’apertura, per una giornata che sicuramente verrà ricordata con piacere da tutti i presenti.
Ulvedharr: L’onore di aprire i battenti tocca ai “vichinghi” bergamaschi che, senza fare troppi prigionieri, sparano subito il loro “death metal vecchia scuola” sui presenti. La risposta del pubblico si fa subito calorosa, a dimostrazione di come il quartetto dia il meglio di se in un contesto live. Nella loro mezz’ora a disposizione gli Ulvedharr, quindi, confermano tutte le loro buone qualità e, giustamente, si godono gli applausi a fine concerto.
Sinister: A causa di un contrattempo, i veterani olandesi del death metal, hanno dovuto anticipare di una posizione la loro esibizione, ma questo non ha impedito ai nostri di offrire un concentrato di sano e buon vecchio death metal. Sicuramente non ci troviamo più di fronte alla band di “Hate” o “Aggressive Measures”, il tempo passa per tutti e sono avvenuti molti cambi in line-up negli anni, ma i Sinister targati 2015 sicuramente sanno ancora come si suona death metal con passione e senza compromessi. Il concerto nei suoi 45 minuti è sicuramente stato apprezzato dai fan del death metal vecchia scuola, sarebbe stato gradito un più massiccio ripescaggio dai dischi classici della band, ma anche così l’esibizione è stata più che buona.
Ultra Violence: Questi ragazzini (in senso buono sia chiaro) di Torino ci sanno veramente fare, autori di un thrash metal tipicamente ottantiano, ma che ogni tanto non disdegna qualche stacchetto alla Machine Head, sono stati autori di un concerto veramente buono e coinvolgente, dimostrando una maturità notevole anche su un palco. Anche per loro, nella mezz’ora a disposizione, solo tanti applausi dai presenti che sono sembrati gradire molto la proposta del combo torinese, per nulla in soggezione pur sapendo il nome della band che dopo avrebbe calcato lo stesso palco.
Dark Lunacy: E’ il momento dei Dark Lunacy da Parma, che per l’occasione si sono presentati con un quartetto d’archi per rendere il concerto della giornata ancora più ghiotto. Purtroppo l’inizio non è stato dei migliori ma dal secondo pezzo in avanti il suono è fortunatamente migliorato e i nostri sono stati in grado di offrire uno show di tutto rispetto. Gli archi hanno dato ancora più profondità ed epicità al death metal melodico e drammatico della band di Mike, per il resto tutti i musicisti hanno fatto il loro e, per mia gioia, il maggior numero di pezzi eseguiti è stato selezionato da quel “The Diarist” che è stato il loro picco compositivo. In definitiva una prova convincete da parte dei Dark Lunacy, che forse non ha visto la stessa partecipazione dei gruppi precedenti, ma solo perché in sala a “dominare” sono i thrasher .
Onslaught: Partono le sirene della contraerea e si presentano sul palco gli inglesi Onslaught, che soprattutto i più attempati ricorderanno per i mitici “Power From Hell” e “The Force” negli anni ‘80, stiamo parlando di thrash metal con la T maiuscola per chi magari non conoscesse i dischi in questione. Quella che ci troviamo di fronte nel 2015 è una band che ha ancora tanto entusiasmo e passione ed è ancora capace di incidere dischi di un certo livello, come dimostrano le loro ultime uscite. Canzoni come “Let There Be Death”, “ Killing Peace”, “Metal Forces” o “Fight With the Beast” hanno scatenato l’entusiasmo dei presenti che hanno tributato il giusto plauso a questa band, che forse non sarà conosciuta come altri loro colleghi ma che, giustament,e viene considerata storica da tutti gli amanti di queste sonorità.
Fleshgod Apocalypse: Cambio di palco leggermente più lungo e si presentano i perugini Fleshgod Apocalypse che, senza esagerare, considero come una della massime espressioni del metal italiano nel mondo, potranno piacere o no, ma non si può non dare atto ai nostri di meritarsi tutte le attenzioni che hanno fuori dai confini italici (anzi, più che in Italia stessa, come purtroppo spesso accade) e il contratto con il colosso Nuclear Blast. La band ha oramai un’esperienza costruita con tour intensi e ininterrotti e lo dimostra con una prestazione veramente impeccabile per tecnica e tenuta di palco, il death metal orchestrale e maestoso del quintetto esce dalle casse che è un piacere per le orecchie, “The Hypocrisy”, “Minotaur (The Wrath of Poseidon)”, “ Pathfinder” o “The Violation” sono state tutte rese benissimo e dimostrano come anche una proposta non semplice come quella dei Fleshgod Apocalypse se suonata con la giusta classe e bravura, possa essere portata su una palco con la resa che merita. Bravi in tutto, poco da dire!
Exodus: Quelli che gli Exodus hanno portato sul palco del Live è IL thrash metal, una band in palla come poche altre volte, con un pubblico semplicemente entusiasta, che ha stupito in più di un’occasione il sciur Souza, che non ha mancato di rimarcare la sua gioia nel suonare in un contesto del genere.
La prova del quintetto statunitense è di quelle che stordiscono per potenza e coinvolgimento, difficile resistere a le varie “ Blood In, Blood Out”, “Pleasures Of The Flesh “, “ Metal Command”, “ A Lesson in Violence”, “Bonded By Blood“, “War Is My Shepherd “ e “Strike of the Beast “ tutte rese alla perfezione per la felicità di tutti i thrasher sia giovani che non.
Simpatica poi la frecciatina al Signor Gary Holt, lanciata da Souza e gli altri a suonare l’inizio di “Raining blood”, che non ha preso parte al tour per impegni con Gli Slayer, a parere di chi scrive giusta e meritata, poi, posso capire che le bollette si pagano meglio quando si suona negli Slayer rispetto agli Exodus, ma non si parli di coerenza!
Per gli Exodus un successo, penso, sopra anche alle loro più rosee aspettative per quanto riguarda il contatto che si è creato con un Live Club, strapieno e che voleva solo che i nostri spaccassero sederi! E così è stato!
Testament: Dopo uno show incendiario come quello degli Exodus era dura salire sul palco, ma stiamo pur sempre parlando dei Testament, quindi, dubito c’erano timori riverenziali da parte degli storici thrarsher e anche per il quintetto guidato dal gigante Chuck Billy è stato un successo veramente grandioso, anzi, personalmente l’ho trovato il migliore concerto della giornata!
Difficile non aspettarsi una prestazione sopra le righe quando ti trovi con una formazione con alle chitarre Skolnick e Peterson, alla batteria Hoglan e al basso Di Giorgio è così è stato con un Billy sempre sugli scudi.
Come per gli Exodus suoni ottimi, a parte forse le prime canzoni, e una resa che ha fatto più volte tremare le fondamenta del Live Club. Ottima anche la scaletta con le varie “Over The Wall”, “D.N.R. (Do Not Resuscitate)” , “The Preacher”, “Trial by fire”, “Souls Of Black”, “Practice What You Preach”, “3 Days In Darkness” o la finale “Disciples Of The Watch” tutte accompagnate da un pubblico infernale per calore e passione con cui ha accompagnato e incitato i nostri. Anche per i Testament un trionfo!
E siamo alla fine di questa edizione del Metalitalia.com Festival, come detto all’inizio un plauso grandissimo ai ragazzi che hanno messo in piedi il tutto, così come gli altri anni, con grande impegno e professionalità questa giornata di grande metal ad un prezzo veramente contenuto viste le band che si sono susseguite sul palco del Live Club. Per fortuna la risposta del pubblico è stata di quelle memorabili, ora non ci resta che sperare che si prosegua sempre su questi livelli: Appuntamento al 2016!!!
Report a cura di Max Garlaschelli
Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.