In una stranamente mite serata di inizio novembre arriviamo alla location destinata ad accogliere la discesa degli W.A.S.P., il LiveCLub di Trezzo, in perfetto orario.
Le aspettative per il concerto di questa sera sono grandi, e mentre il locale inizia a riempirsi di metalheads una domanda si insinua nelle nostre teste: come sarà la prestazione del mitico Blackie Lawless, mastermind e frontman del combo inglese, alla veneranda età di 60 anni dal vivo?
A farci dimenticare per un pò tali interrogativi è però la dirompente prestazione dei nostrani Lucky Bastardz, band hard & heavy di Alessandria scelta per accompagnare gli headliner nel tour europeo: e probabilmente mai scelta fu più azzeccata!
In poco meno di un’ora di show la band piemontese, forte della recente uscita del loro ultimo lp “Alwayz On The Run” snocciola brani in bilico tra il rock ed il metal, con un ottimo bilanciamento tra aggressività e melodie old school, e che riesce a coinvolgere il pubblico intervenuto per l’evento. Pollice in alto quindi per i nostri, che dimostrano ancora una volta il valore di alcune band italiane troppo spesso sottovalutate.
Ore 22.00: il locale ormai è pieno, e dopo un breve cambio palco ecco che le luci si abbassano e sul riff del classico “On your knees” irrompe la figura di Mr. Blackie Lawless. Ed inizia un’incredibile festa rock!
Il frontman inglese supera ogni aspettativa: sebbene visibilmente ingrassato e con i segni dell’età sul volto, Blackie incarna ancora lo spirito ribelle che rese celebre la sua band nei primi anni ’80.
Coadiuvato da una band in grande forma, Lawless si dimostra ancora un vero animale da palco, ma la presenza scenica non è tutto: la voce rock ed inconfondibile trademark dei pezzi degli W.A.S.P. è rimasta la stessa, graffiante, potente e unica.
E allora si può dare il via ad una carrellata di grandi classici, cantati a squarciagola dagli astanti. Brani tratti da “The Crimson Idol” e “Inside the Electric Circus” mandano in visibilio i metalheads, ed incredibilmente anche i tre brani inseriti in scaletta tratti dal nuovo lavoro targato 2015 ,“Golgotha” hanno una resa live invidiabile, in particolare il singolo “Miss you” destinato a diventare un nuovo inno dei Nostri e “The Last runaway”, molto catchy e molto…W.a.s.p.!
I suoni del Live di Trezzo sono ottimi, e rendono giustizia ad una band che appare in palla, e nonostante un paio di pause di circa cinque minuti che permettono al buon Blackie di riprendere fiato (gli anni passano per tutti!) la folla è ipnotizzata dalla scarica di adrenalina che viene trasmessa dal palco. Una menzione speciale per la prestazione solista di Doug Blair, impeccabile e decisamente in palla, che con i suoi lunghi assoli ha impreziosito il concerto.
Molto buoni i nuovi brani certamente, ma nulla in confronto ai due brani scelti come “encore”, ovvero la classica doppietta “ Wild Child” e “I wanna be somebody”, urlata a squarciagola da tutti.
E dopo poco meno di un’ora e mezza di spettacolo gli W.A.S.P. lasciano il palco, dopo aver regalato a tanti “vecchi metallari” uno show intenso e pieno di passione.
Oggi tante band hanno la possibilità di registrare un disco, fare concerti, essere sulla bocca di tutti e dopo una manciata di album sparire nel nulla. Negli anni ’80 non era così: allora rimanevano solo coloro che se lo meritavano davvero, e Mr. Blackie Lawless ha dimostrato che la sua presenza sul palco dopo 30 anni di carriera è giustificata da tre parole chiave: perseveranza, passione e duro lavoro.
Mi piacerebbe che le nuove leve possano avere la possibilità di imparare da chi, molti anni fa, con la sua passione e attitudine ha contribuito a creare l’l’hard rock e l’heavy metal che oggi tanto amiamo.
Lunga vita agli W.A.S.P. e lunga vita all’heavy metal!
Report a cura di Manuel Molteni
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