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Uriah Heep 2016 - 3/18/2016 - Fabrique - Milano

Venerdì sera in discoteca...perché no?
Tutto normale, se non fosse che al posto di qualche serata reggae o house stasera tocchi agli immortali Uriah Heep far tremare le mura del Fabrique a Milano, locale noto appunto per le sue serate danzanti.
Quasi 50 anni di storia, il merito di essere i primi ad aver gettato le basi dell’heavy metal ed una inesauribile passione che porta ancora a comporre album di gran classe sono gli ingredienti per la ricetta perfetta che mantiene la band inglese tra il panorama degli dei dell’hard rock. La squadra capitanata dal fondatore Mick Box apre le danze davanti ad un pubblico composto da fan di ogni tipo di estrazione musicale e generazionale con un pezzo da novanta come "Gipsy", seguito a ruota dai classiconi "Look At Your Self", "Shadow Of Grief" (vera e propria sorpresa della serata) e "Stealin’", che ben si amalgamano con le più recenti "The Law" e "One Minute". Il singer Bernie Shaw è ormai nella band dalla fine degli anni ’80, nonostante da molte persone venga ancora identificato come il "nuovo cantante degli Uriah Heep" e la carica e professionalità on stage di questo ottimo cantante sono veramente encomiabili, così come una voce ovviamente non più giovanissima, ma sempre in grado di scaldare il cuore e l’audience: la ballad "Rain" e la poetica "July Morning" sono due esempi lampanti di quanto appena detto, senza tralasciare la suite psichedelica "The Magician’s Birthday", nella cui parte strumentali abbiamo potuto assistere all’esaltazione del grande Mick Box alla chitarra e del devastante Russel Gilbrook alla batteria, vero motore metal della band. Lo show si chiude con gli inni "Lady In Black", capace di unire le moltissime generazioni presenti tra il pubblico col suo semplice ma efficace ritornello e la trascinante "Easy Livin’", ciliegina sulla torta di un best of show che ha riportato molti spettatori alla dorata epoca degli anni ’70.
Eterni!!

Report a cura di Martino Brambilla Pisoni