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Ensiferum + Ex Deo - 4/26/2018 - Live Music Club - Trezzo S/A

Serata strana questa, al Live Club di Trezzo. Il concerto dei finnici Ensiferum accompagnati dai canadesi Ex Deo non sarà sicuramente un evento da ricordare: ma andiamo con ordine.
Arriviamo al locale lombardo giusto per vedere salire sul palco la band scelta per fare da spalla al combo finlandese, ovvero gli italo/canadesi Ex Deo capitanati dal frontman Maurizio Iacono, cantante dei più noti Kataklysm.
Il combo nato per volontà dello stesso Maurizio nel 2008 e con all’attivo solo tre album, propone un death metal a tratti epic e con tematiche incentrate sull antico Impero Romano. E subito dalle prime note ci si accorge che, nonostante un pubblico veramente ridotto, il quartetto ha qualcosa di serio da presentare. Con vestiti di scena che ricordano i centurioni romani, nell’ora a loro concessa i nostri mettono a ferro e fuoco le assi del palco. Iacono sugli scudi, narra vicende di duemila anni fa e accompagnato da due ottimi chitarristi propone brani tratti da tutti i lavori in studio della band. Ottima la risposta dello sparuto pubblico, che canta insieme alla band i ritornelli cathcy delle canzoni. Il singolo Romulus, tratto dall’omonimo debut album, I, Caligula, Pollice Verso sono sono alcune dei brani interpretati dal combo canadese. Ottimi i suoni del Live Club, che aiutano gli Ex Deo a confezionare uno show molto coinvolgente garantendogli un wall of sound che dona forza e potenza alle composizioni. Questa breve esibizione ha fatto nascere nella testa di molti la convinzione che questo particolare band meriterebbe sicuramente di più a livello di visibilità e a livello commerciale. Gli Ex Deo sono una realtà solida e speriamo che nel futuro possano avere un successo maggiore di quello sin ora raggiunto.
Pieni di buone speranze dopo questa esibizione, un pizzico di delusione inizia a serpeggiare per il locale. Infatti guardandosi intorno durante il cambio palco, ci accorgiamo che gli spettatori sono solo circa duecento, decisamente pochi per un concerto degli Ensiferum. Apprendiamo inoltre che la band finnica è stata costretta ad annullare lo show di Torino del giorno successivo, causa ridotta vendita di biglietti.
Con mille domande in testa, ecco finalmente arrivare il loro momento: alle 21.30 in punto salgono sul palco i finlandesi capitanati dall’istrionico cantante/chitarrista Petri Lindroos. Abbiamo visto in più occasioni la band in sede live, ma ci accorgiamo subito che questa sera manca qualcosa. Bastano un paio di canzoni come Two Paths o King of Storm per capire qual’è questa cosa: l’assenza sul palco della talentuosa fisarmonicista Netta Skog, che ha lasciato la band per dedicarsi a progetti solisti. Sembra impossibile a dirsi, ma la mancata presenza della musicista inficia e non poco la prestazione della band. I nostri sembrano aver abbandonato l’intenzione death degli esordi, concentrandosi in sede live più sull’aspetto folk e goliardico, seconda anima degli Ensiferum. Nulla da dire sulla prestazione tecnica e scenica sul palco, ma la sensazione di “già sentito” si fa via via più presente. Brani come Lai Lai hei scatenano i cori del poco pubblico presente, ma alla lunga la tensione emotiva tende a scemare e non bastano le “danze poganti” delle prime file per salvare una prestazione sottotono. Onestamente non vi è stato nulla di particolarmente negativo nel concerto. Buoni i suoni, buona la prestazione: ma gli Ensiferum sono apparsi un po’ demotivati, quasi dovessero portare a casa il risultato con il minimo sforzo. La cover finale di Sweet Child o Mine poi è stato vissuto come un simpatico tentativo di rianimare le sorti della prestazione.
Chiaramente non si tratta di una gara, ma possiamo affermare che se le band presenti oggi al Live Club avessero scambiato gli slot, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Speriamo solo che questa sia stata una piccola parentesi negativa nel palmares della band e ci proponiamo di poterli rivedere in una serata migliore di questa.

Report a cura di Manuel Molteni

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