Il portale della musica Heavy Metal

www.holymetal.com
 
 
sei in Home » Live report » titolo dell'intervista
Torna indietro

Alice In Chains + Rival Sons - 7/10/2018 - Carroponte - Sesto San Giovanni (MI)

Dopo il cambio di location, ampiamente giustificato dal non eccessivo, ma comunque degno di nota, numero di partecipanti, dall’Ippodromo di San Siro, al più ‘intimo’ Carroponte di Sesto, tornano in Italia gli emozionali Alice In Chains, in compagnia dei sanguigni californiani Rival Sons.
Ed è proprio con loro che comincia la serata estiva alle porte di Milano, caldo quintetto Hard Blues da Long Beach, col compito di scaldare (come se a luglio ce ne fosse bisogno!) i fans già assiepati tra mixer e palco. La band capitanata da Jay Buchanan, forte di un sound di chiara derivazione zeppeliniana, ci catapulta immediatamente nei 70’s che furono, grazie ad una proposta genuina e bilanciata tra aggressività e melodia.
OK, non parliamo certo di innovazione e personalità debordante, ma sicuramente un supporting act valido e consolidato, adattissimo grazie anche alla sua semplicità, a preparare le orecchie degli Alice fans, il tutto impreziosito, almeno in questo caso, da suoni veramente all’altezza e qui, Signore e signori, che casca l’asino…
Sì, esatto, non appena un boato accompagna l’ingresso sul palco di Cantrell e compagni, i quali partono alla grande con la struggente ‘Rain When I Die’, è chiaro sin da subito che il mixerista non sa che pesci pigliare, nello specifico un impasto a basso volume che fa scomparire chitarra e batteria (almeno piatti e rullante), il basso di Mike Inez alle stelle e la voce di DuVall persa nel marasma iniziale…
Il fatto di adorare letteralmente gli Alice In Chains e, di considerare dei pessimi suoni la pecca più grave per un live show, inficia giocoforza la mia capacità di giudizio tanto sul tecnico del suono, quanto sulla serata stessa che, a conti fatti, mi lascerà l’amaro in bocca.
Indiscutibilmente però, il quartetto di Seattle non ha nulla da farsi rimproverare, anzi, sfoggerà una prestazione ai limiti della perfezione, in linea con i crescendo emotivi tipici dei loro brani. ‘Them Bones’ e ‘Dam That River’ esaltano sin dalle prime battute e, cosa più unica che rara in questi casi, William DuVall riscuote consensi all’unanimità, capace com’è di non far rimpiangere l’inimitabile ugola del tormentato Layne Staley, uno dei due trademark del gruppo.
L’altro, con la chitarra ed il timone della band saldamente in mano è Mr Jerry Cantrell, songwriter e backing vocalist d’eccezione, il quale completa ottimamente le trame di DuVall, prova ne sia la recente ma intrigante ed apprezzatissima ‘Check My Brain’. Benchè i suoni siano stati ritoccati durante la performance, rimangono per tutta la serata sotto la soglia della sufficienza, ciononostante non riusciamo a restare impassibili alle vibrazioni degli A.I.C., che raggiungono soglie di pericolo con i pezzi semiacustici, complice anche una migliore risoluzione sonora. ‘No Excuses’, ‘Nutshell’ e ‘Heaven Beside You’ è un terzetto che fa correre brividi lungo la schiena dei presenti, amplificando di molto la partecipazione vocale del pubblico meneghino, anticipando, a braccetto con il classico ‘Man In The Box’, le encore di rito.
‘The One You Know’, brano dal nascituro ‘Rainier Fog’ e la bluesy ‘Got Me Wrong’, anticipano l’accoppiata che ci spedirà ancora una volta a casa consapevoli del fatto che, avere anima nella musica Rock in generale, vale molto di più di tutta la tecnica di questo mondo. Difficile pensare di riuscire a comprare il feeling scaturito dalle note di una ‘Would?’ o, maggiormente dall’inarrivabile ‘Rooster’, eseguita alla grande dai Nostri e degna chiusura di un grande show sotto il profilo esecutivo ma, ahinoi, non sotto quello del mixer…
Torniamo a casa speranzosi di poter rivedere presto dalle nostre parti gli Alice In Chains, band unica ed entusiasmante, anche se sabotata da un ‘falegname’ del sound engineering.

Alice In Chains setlist:
1 Rain When I Die
2 Them Bones
3 Dam That River
4 Check My Brain
5 Again
6 Hollow
7 Last Of My Kind
8 Down In A Hole
9 No Excuses
10 Your Decision
11 Stone
12 We Die Young
13 Nutshell
14 Heaven Beside You
15 Man In The Box
16 The One You Know
17 Got Me Wrong
18 Would?
19 Rooster

Report a cura di Alessio Aondio

Archivio Foto

 

Recensioni demo

Siamo alla ricerca di un nuovo addetto per la sezione DEMO, gli interessati possono contattare lo staff di Holy Metal, nel frattempo la sezione demo rimane temporaneamente chiusa.

Wofango Patacca

Segui le avventure di Wolfango Patacca il boia di holymetal.com