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GHOST + Death SS + Lucifeer - 5/29/2023 - Ippodromo SNAI - Milano

Lunedì 29 maggio 2023 il tour dei Ghost, ha fatto tappa in Italia, all’Ippodromo Snai San Siro di Milano.
Una Milano che si è svegliata con un cielo grigio e nuvole cariche di pioggia, che le previsioni del tempo non promettessero nulla di buono lo si sapeva già, infatti fin dalle prime ore della giornata, la pioggia è caduta abbondantemente sulla città, fortunatamente è durata qualche ora, risparmiandoci così l’emozione di un altro concerto all’Ippodromo Snai sotto la pioggia. (Chi c’era nel 2019 per i Metallica può capire).


Ma ora veniamo al concerto, l’ottima location dell’ippodromo del Galoppo di San Siro è probabilmente la migliore che si potesse scegliere, in città, comodissima da raggiungere con i mezzi pubblici, ottimo palco, ottimi suoni, niente asfalto rovente, l’atmosfera era già elettrica dalle prime ore del pomeriggio con una lunga fila di gente in attesa di poter entrare, ironia della sorte a differenza delle temperature fresche del mattino, adesso il sole e il caldo non danno tregua e trovare un angolo di ombra non è stato facile.
Fra i tanti fans in coda non passano certo inosservate diverse persone vestite integralmente dai vari Papa Emeritus calati perfettamente nel personaggio dimostrando dedizione totale alla musica dei Ghost e tutta la teatralità che si cela dietro spettacoli di questo genere.

C’è da dire inoltre, che nonostante la massiccia affluenza di pubblico e un ritardo sulla tabella di marcia di un’ora per l’apertura dei cancelli, l’organizzazione è stata comunque ottimale, file moderate, controlli veloci e indicazioni ben chiare.

Il concerto dei Ghost era anche il primo in tabellone dei grandi concerti dell’estate del Milano Summer Festival, che ha cosi inaugurato la stagione 2023, in cui fra giugno e luglio si esibiranno anche Motley Crue Def Leppard e soprattutto gli Iron Maiden.

Lucifer

Oltre gli headliner Ghost, in scaletta ci sono anche gli storici Death SS e i Lucifer, band tedesca che avrebbe dovuto salire sul palco alle 19, ma visto il protrarsi delle operazioni di apertura cancelli, la band ha iniziato il suo concerto con ben venti minuti di ritardo sulla tabella di marcia inaugurando così l’edizione 2023 del Milano Summer Festival. Non ho idea di quanto avrebbero dovuto suonare inizialmente, sta di fatto che alla fine la band di Johanna Sadonis si è potuta esibire per venti minuti scarsi, proponendo “solo” cinque canzoni, il tutto mentre il pubblico stava ancora affluendo all’interno dell’ippodromo. Fra gente che si era già assicurata un posto sotto il palco e chi invece ne ha approfittato per fare “rifornimento” di cibo e birra nelle aree ristoro, i Lucifer hanno svolto comunque il loro compito di opener band, nel migliore dei modi.

Lucifer Setlist

The Funeral Pyre (Intro)
Ghosts
Crucifix (I Burn for You)
A Coffin Has No Silver
Wild Hearses
California Son

Death SS

Un lunedì di passione quello vissuto da tutti coloro che hanno partecipato al concerto dei Ghost, ma che in molti hanno ammesso di essere lì principalmente per vedere all’opera la band di Steve Sylvester Uno show, un evento, uno spettacolo, che è difficile dover riassumere in poche righe, personalmente l’attesa e la curiosità di rivedere all’opera la band toscana dopo tanti anni era tanta, e mentre venivano issate le tradizionali croci con microfoni annessi, il pubblico sotto palco diventava sempre più numeroso.

La scaletta proposta dalla band è incentrata esclusivamente sui primi anni infatti dei dieci brani proposti la maggior parte sono tratti dai primi tre album del combo tricolore. Curiosità anche di vedere all’opera le prestazioni dei nuovi colleghi di Steve Sylvester e Freddy Delirio. Sul carisma del vocalist non credo ci sia nulla da dire, così come sulla performance teatrale che i nostri mettono in scena ad ogni canzone, chi ha visto almeno una volta un concerto dei Death SS sa bene cosa aspettarsi, oltre alla musica, uno spettacolo basato molto sull’aspetto visivo, sull’immagine, e sull’apporto dato dalle sexyssime performer, la storica Fiona White in primis, che con la splendida Jessica forma un’accoppiata vincente!

Come detto la scaletta è distribuita sapientemente tra gli episodi più classici e storici della band, come la granitica Peace of Mind, la furiosa Cursed Mama, Vampire e la devastante Heavy Demons cui spetta il compito di chiudere il concerto!

Una band immortale, capace di infiammare un pubblico, ormai numeroso, in cui probabilmente molti sono giunti all’Ippodromo del galoppo di San Siro esclusivamente per vedere i Death SS

Death SS Setlist

Intro-Ave Satani
Peace of Mind
Cursed Mama
Horrible Eyes
Baphomet
Baron Samedi
Terror
Vampire
Let the Sabbath begin
Heavy Demons


Ghost

L’attesa è quasi finita, subito dopo la fine dello show dei Death SS, lungo il palco viene calato un enorme telone bianco per dar modo di allestire quella che sarà la mastodontica scenografia della band svedese.

Alle 19.30 sulle note di Kaisarion, viene finalmente svelato il palco, che vede una immensa cattedrale tridimensionale come set-up piena di vetrate colorate con le varie iterazioni dello stesso papa emerito.

Naturalmente, non potevano mancare fiamme, fumi che volevano simulare lo zolfo satanico. Il palco, ha offerto una grande visuale a tutti gli i presenti, compresi quelli in ultima fila, a proposito, ormai l’area dell’ippodromo era stracolma di gente giunta probabilmente giusto in tempo per vedere i Ghost.

Intanto la band ha preso posizione sul palco, nel quale svettano la batteria con ai lati le tastiere, i Nameless Ghouls indossavano maschere in stile steampunk piuttosto elaborate, ma l’attenzione del pubblico ora è rivolta principalmente a Papa Emeritus!

Tra gli otto Nameless Ghouls presenti sul palco figurano 2 chitarristi, un bassista, un batterista, due tastieristi e due vocalist di back-up.

La scaletta viaggia tra “vecchi” e "nuovi" brani, e ogni episodio è un connubio fra musica e teatralità, una combinazione di suoni pesanti e melodici.
Un paio di canzoni più vecchie sono state tagliate, mancano all’appello From the Pinnacle to the Pit, o Devil Church/Absolution, mentre Impera aumenta la quota di nuove canzoni con ben sei episodi, oltre la già citata Kaisarion, troviamo, Call Me Little Sunshine, Hunter’s Moon, Spillways che hanno un impatto molto importante col punto culminante che esprime tutta la sua potenza in Watcher in the Sky.
Papa Nihil col suo assolo di Sax cattura l’attenzione di tutti durante Miasma, mentre Tobias Forge in veste papale fa oscillare il Turibolo dell’incenso durante Year Zero.
Il lancio dei dollari di Papa Emeritus durante Mummy Dust la ferocia della band durante Hunter’s Moon e la voce stellare di Mary on the Cross, l’emozionante mid-temp He Is sono altri momenti topici della serata.
Siamo quasi giunti alla fine di questa lunga scaletta, e quando sulle note di, Respite on the Spitalfields, Tobias Forge canta "We will break away together. I’ll be the shadow. You’ll be the light", accompagnato dalle luci dei cellulari accese all’unisono, questo diventa un momento da pelle d’oca della serata.
Ma non è ancora giunto il momento di andar via, Papa Emeritus ci informa che ci saranno altre tre canzoni, Kiss the Go-Goat tratta dall’EP Seven Inches of Satanic Panic, ma soprattutto, Dance Macabre che si è fatta attendere a lungo, ma ne valeva la pena, mentre spetta a Square Hammer chiudere definitivamente il concerto dei Ghost, che vede ora le vetrate della cattedrale interamente illuminate e fuochi d’artificio che si alzano nel cielo.

La mia attesa e curiosità di vedere i Ghost in azione è stata ampiamente ripagata, chi vi scrive li aveva visti solo due volte, all’Alcatraz nel 2017 e da Guest coi Metallica sempre all’Ippodromo San Siro di Milano nel 2019.
Indubbiamente si tratta di una band che ha avuto una crescita esponenziale velocissima se è vero che nelle tre ultime tappa italiane è passata dal riempire l’Alcatraz prima il Forum di Assago poi e infine una data da headliner all’ Ippodromo del galoppo.
Sicuramente la loro teatralità è un notevole valore aggiunto oltre che la proposta musicale, personalmente da fotografo, devo dire che sono una band che si presta tantissimo alle fotografie, tra costumi di scena ben curati, fiamme, fumi, luci spettacolari, e scenografie mastodontiche.
Possono piacere o meno, ma credo che rientrino ormai in quel filone di band mascherate che riesce ad attirare non solo il pubblico prettamente rock metal, ma anche tanti “curiosi”, un po’ come avvenne a suo tempo per i Lordi.

Ghost Setlist

Kaisarion
Rats
Faith
Spillways
Cirice
Hunter’s Moon
Jesus He Knows Me (Genesis cover)
Ritual
Call Me Little Sunshine
Con Clavi Con Dio
Watcher in the Sky
Year Zero
Spöksonat
He Is
Miasma
Mary on a Cross
Mummy Dust
Respite on the Spitalfields
Kiss the Go-Goat
Dance Macabre
Square Hammer


Report a cura di Fabio De Carlo

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